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Contributi Nuova Sabatini: ripristinata l’erogazione in più quote

La misura Beni Strumentali (“Nuova Sabatini”) è l’agevolazione messa a disposizione dal Ministero dello Sviluppo economico con l’obiettivo di facilitare l’accesso al credito delle PMI e accrescere la competitività del sistema produttivo del Paese.

La misura sostiene gli investimenti in macchinari, attrezzature, impianti, beni strumentali ad uso produttivo, nonché software e tecnologie digitali “Industria 4.0”.

La Legge di Bilancio 2022 ha disposto il ripristino dell’erogazione del contributo in più quote per le domande presentate dalle imprese alle banche dal 1° gennaio 2022, ferma restando la possibilità di procedere all’erogazione in un’unica soluzione, nei limiti delle risorse disponibili, in caso di finanziamenti di importo non superiore a 200.000 euro.

La Nuova Sabatini garantisce alle imprese:

  • la copertura totale dell’investimento (il finanziamento bancario lo può coprire al 100%);
  • la cumulabilità con l’iperammortamento sui beni acquistati o acquisiti in leasing;
  • la priorità di accesso al Fondo di Garanzia (garanzia nella misura massima dell’80%).

Con la Legge di Bilancio 2022 (legge 30 dicembre 2021, n. 234, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 310 del 31/10/2021) sono stati stanziati ulteriori 900 milioni di euro per assicurare la continuità operativa della misura “Nuova Sabatini”.

BENEFICIARI

Sono ammesse all’agevolazione le micro, piccole e medie imprese di tutti i settori produttivi, comprese le imprese operanti nel settore del trasporto merci su strada per l’acquisto di mezzi ed attrezzature di trasporto.

SPESE AMMISSIBILI

Il finanziamento deve essere interamente utilizzato per l’acquisto, o l’acquisizione in leasing finanziario, di:

  • macchinari, impianti, attrezzature commerciali e industriali e “altri beni” nuovi di fabbrica ad uso produttivo, ovvero spese classificabili nell’attivo dello stato patrimoniale alle voci B.II.2, B.II.3 e B.II.4 dell’articolo 2424 del Codice civile,
  • investimenti in tecnologie digitali e in sistemi di tracciamento e pesatura dei rifiuti (investimenti in tecnologie cosidette “Industria 4.0” compresi big data, cloud computing, banda ultralarga, cybersecurity, robotica avanzata e meccatronica, realtà aumentata, manifattura 4D, Radio frequency identification – e in sistemi di tracciamento e pesatura dei rifiuti).

Non è in ogni caso ammissibile l’acquisto di beni che costituiscono mera sostituzione di beni esistenti.

CARATTERISTICHE DEL CONTRIBUTO – FINANZIAMENTO

Il finanziamento dei beni strumentali può coprire fino al 100% dell’investimento, con un minimo di 20mila euro ed un massimo di 4 milioni di euro (anche relativi a diversi acquisti) per ciascuna impresa, ma deve essere erogato tramite leasing o finanziamento unico con una durata massima di 5 anni.

Il contributo è un contributo in conto impianti il cui ammontare è pari al:

  • 7,7% dell’importo imponibile finanziato per gli investimenti ordinari,
  • 10% dell’imponibile finanziato per gli investimenti in tecnologie digitali e in sistemi di tracciamento e pesatura dei rifiuti (investimenti in tecnologie “Industria 4.0”).

Gli interventi devono essere funzionali:

  • alla creazione di una nuova attività produttiva,
  • all’ampliamento di una unità produttiva esistente,
  • alla diversificazione della produzione in uno stabilimento,
  • al cambiamento fondamentale del processo di produzione in uno stabilimento esistente.

Ogni operazione deve essere avviata soltanto dopo la presentazione della domanda di accesso al contributo.

Esempio:
Investimento ordinario pari a 100.000 euro – Contributo pari a 7.717,37 euro
Investimento in tecnologie digitali pari a 100.000 euro – Contributo pari a 10.092,38 euro

MODALITÀ E TEMPI DI PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA

Le micro, piccole e medie imprese interessate, a corredo della richiesta di finanziamento, presentano alla banca o all’intermediario finanziario la domanda di accesso al contributo. Rispetto al passato le banche possono attingere a riserve proprie oltre al plafond di Cassa depositi e prestiti: ciòaccorcia i tempi di perfezionamento della richiesta.

Ciascuna banca o intermediario finanziario, verificata completezza della documentazione, trasmette al MISE la richiesta di verifica della disponibilità della provvista e l’avvio dell’istruttoria per la liberazione delle risorse da concedere ai beneficiari.

La domanda di agevolazione deve essere compilata in formato elettronico e presentata, attraverso posta elettronica certificata agli indirizzi pec delle banche o intermediari convenzionati col Ministero dello Sviluppo Economico.

Per ogni informazione contatta i nostri consulenti.

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Moratoria prestiti e mutui valida anche per la Nuova Sabatini. Disponibile il modulo per l’autocertificazione

Così come previsto dal Decreto Legge n. 18/2020, cosiddetto “Cura Italia”, le imprese possono beneficiare – dietro comunicazione della propria, temporanea carenza di liquidità – di una nuova moratoria nei confronti delle proprie esposizioni debitorie verso i soggetti finanziatori. Ad oggi, però, gli istituti di credito non hanno ancora individuato specifiche procedure, ma stanno comunque raccogliendo le manifestazioni di volontà delle imprese a beneficiare della sospensione.

Confartigianato, considerata l’urgenza del momento e le rate in scadenza di molte aziende, propone un fac-simile di modello di autocertificazione che potrà essere utilizzato da subito. Il modello di riferimento che verrà poi condiviso con le banche, potrà essere trasmesso successivamente agli istituti di credito e considerato documento definitivo. L’autocertificazione deve essere redatta ai sensi dell’articolo 47 del D.P.R. 445/2000 con cui si dichiara di aver subito temporanee carenze di liquidità quale conseguenza diretta della diffusione dell’epidemia da COVID-19.

Ricordiamo che la moratoria comprende:

  • divieto di revoca per aperture di credito e prestiti esistenti alla data del 29 febbraio 2020 o, se superiori, alla data di entrata in vigore del DL, degli importi accordati, sia nell’importo che nella durata a tutto il 30 settembre 2020;
  • per i prestiti non rateali con scadenza contrattuale prima del 30 settembre 2020, della proroga dei contratti senza formalità e alle medesime condizioni di stipula;
  • per i mutui e altri finanziamenti a rimborso rateale, il pagamento delle rate o dei canoni di leasing in scadenza prima del 30 settembre 2020, sospensione del piano di ammortamento fino al 30 settembre e possibilità di dilazionale il piano di restituzione senza oneri e formalità, con facoltà dell’impresa di richiedere la sospensione della sola quota in conto capitale;
  • la sospensione del pagamento delle rate, o dei canoni di leasing, si applica anche ai finanziamenti e alle operazioni di leasing finanziario già concessi con la “Nuova Sabatini” di cui all’articolo 2 del decreto-legge 21 giugno 2013, n. 69, e al successivo decreto attuativo (decreto interministeriale 25 gennaio 2016), anche in deroga al limite massimo di durata del finanziamento (5 anni) fissato dal comma 3 del medesimo articolo 2 del decreto-legge n. 69/2013.

Per informazioni e pratiche, rivolgersi ai  Consulenti 

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CHECK-UP E ACCESSO AL CREDITO

Cinque buone ragioni per cui è importante effettuare un’analisi finanziaria prima di chiedere un finanziamento

    1. CONOSCI | Per superare le possibili debolezze è necessario conoscere bene la propria impresa. Grazie al check-up finanziario puoi investire sui tuoi punti di forza, senza sprecare energie nelle direzioni meno convenienti.

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